Primo Maggio a Marghera, davanti alla Fincantieri

Appello per una manifestazione regionale il Primo Maggio a Marghera che si concluda davanti alla Fincantieri

Ore 10.30 – Concentramento a piazzale Giovannacci (dietro stazione FF SS)

Mentre l’aggressione genocida di Israele alla popolazione di Gaza non accenna a finire; mentre il governo Netanyahu prepara l’assalto a Rafah e spara a sangue freddo sui palestinesi che cercano di tornare a Gaza City; mentre cresce il rischio di una guerra regionale in Medio Oriente; mentre il massacro tra NATO e Russia in Ucraina non accenna a finire, ed anzi cresce il rischio di un allargamento della guerra; mentre impazza in tutto il mondo la corsa al riarmo, che sottrae montagne su montagne di risorse ai bisogni sociali fondamentali; mentre i lavoratori continuano a vedere ridotti i loro salari e i loro diritti; l’industria bellica italiana continua a macinare profitti, protetta e sospinta dal governo Meloni e dagli apparati dello stato che parlano di pace, ma attizzano ovunque, con la loro politica, con la loro propaganda, con le loro forniture di armi, con le missioni militari all’estero (vedi da ultimo la missione Aspides nel mar Rosso), le guerre tra lavoratori e tra paesi. L’entrata dell’economia italiana “in modalità guerra” comporta e comporterà ulteriore sfruttamento e ulteriori grandi sacrifici per lavoratori, lavoratrici e disoccupate/i (inflazione, tagli alla sanità, taglio del reddito di cittadinanza, etc.), e livelli sempre più acuti di repressione delle lotte e del dissenso.

Al di là di quello che produce a Marghera, Fincantieri è parte integrante dell’industria di guerra e dell’economia di guerra volute dal governo, dalla UE, dalla NATO. Dopo Leonardo, e insieme a Leonardo, a cui è legata da accordi strategici, Fincantieri è il secondo pilastro del complesso militare industriale italiano. Dal 1990 ad oggi ha costruito oltre 300 navi militari, portaerei, sommergibili, cacciatorpediniere, corvette e quant’altro, per più di 15 stati del mondo. La Fincantieri è anche, da decenni, un luogo di super-sfruttamento di migliaia di lavoratori immigrati dal Bangladesh e da molti altri paesi.

A sua volta la città di Venezia si è segnalata, con l’amministrazione Brugnaro, per il suo sostegno totale allo stato di Israele, e il porto di Venezia come uno dei passaggi italiani per le spedizione di merci e di armi verso il porto di Haifa in Israele (attraverso Maersk e Zim).

Per queste ragioni, facciamo appello a tutti gli organismi sociali, politici, sindacali, a tutte/i le/i le lavoratrici, i lavoratori in attività o pensionati, agli studenti, alle comunità delle popolazioni immigrate che sentono la necessità di dimostrare la propria solidarietà al popolo palestinese, e di opporsi a questa folle, distruttiva corsa alla guerra, ad organizzare insieme una forte manifestazione regionale il Primo Maggio a Marghera che si concluda simbolicamente davanti a Fincantieri.

Comitato permanente contro le guerre e il razzismo di Marghera – Giovani palestinesi d’Italia – Comunità palestinese nel Veneto – Donne per la Palestina (Vicenza) – Comitato 23 settembre – SI Cobas – Verona per la Palestina – SGB – Collettivo dieci17 – Palestina libera – USB del Veneto – CUB Veneto – Comitato ViviAmo Marghera – Sportello sociale S. I. Venezia – Assopace Palestina – Assemblea Vicenza No guerra No Nato – Fronte comunista – Fronte della gioventù comunista – Potere al popolo – Tendenza internazionalista rivoluzionaria – Comitato contro la guerra, Treviso

(Adesioni in aggiornamento)

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